Eccovi, come promesso (anche se un pò in ritardo, ma capirete dalla lunghezza del testo che tradurla tutta non è stata un'impresa facile e immediata) la versione in italiano del commento al film di Gillian Anderson, Dan Reed e Danny Dyer che può essere ascoltata attraverso il dvd inglese di Straightheads (uscito a noleggio in Italia con il titolo "Closure-Vendetta a due").
Riportiamo qui solo un breve pezzo del regista riguardo la violenza, che ci sembra molto importante e attuale come il film stesso. L'intera traduzione, poichè troppo lunga, può essere letta sul forum e sarà aggiunta nell'archivio del sito nella sezione dedicata agli attori domani.
Buona lettura!
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Riportiamo qui solo un breve pezzo del regista riguardo la violenza, che ci sembra molto importante e attuale come il film stesso. L'intera traduzione, poichè troppo lunga, può essere letta sul forum e sarà aggiunta nell'archivio del sito nella sezione dedicata agli attori domani.
Buona lettura!
Volevo davvero fare un film, in particolare per i giovani uomini, che si pongono delle domande sulla violenza e che sono preoccupati a riguardo, che si ritrovano la violenza in ogni genere di videogames e film. Volevo fare un film del tipo ''Chi ha ragione e chi ha torto? Chi è buono e chi cattivo?'' che non fosse semplice come quei film. Volevo anche rendere scioccante la violenza. Perchè per me l'atto dello stupro e molto più scioccante sullo schermo rispetto a un omicidio. Ecco perchè l'omicidio e la violenza tra uomini è stata resa quasi inoffensiva dalla ripetizione sullo schermo. Non è quasi niente. La gente viene uccisa ovunque alle otto di sera quando i bambini guardano. Ma uno stupro è un grande tabù, come atto di violenza lo è. Anche lo stupro di un uomo da parte di una donna probabilmente è l'ultima soglia di questo.
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